Alla scoperta dell’’antica “Isola delle Capre”. Così infatti era chiamata un tempo l’isola del Giglio per la presenza appunto di numerose capre (dalle quali deriva il termine Aegilion). Oggi non vi è più traccia degli ovini e della fauna terrestre  è rimasto solamente un discreto numero di conigli selvatici.  E’ per estensione la seconda isola dell’arcipelago toscano, dopo l’Elba, e vanta un paesaggio incontaminato, con uno dei mari più limpidi e puliti della costa tirrenica.  Partenza da Porto Santo stefano dove, dopo circa 50 minuti di navigazione, si arriva all’isola del Giglio con sosta all’ Arenella, Cala Smeraldo (spiaggia delle Cannelle) e Caldane. Su richiesta è possibile sbarcare a Giglio Porto, unico porto dell’isola rifatto nel 1796  e dominato dalla possente Torre del Saraceno realizzata nel 1596 per volere del granduca Ferdinando I de’Medici, per il pranzo o visita a Giglio Castello per una passeggiata. Giglio Castello è il capoluogo dell’isola, dominato dalla mole della rocca pisana e ancora racchiuso nel circuito delle mura turrite; fa parte del circuito dei Borghi più Belli d’Italia.  Caratteristici gli scorci del centro storico. Nel caso in cui le condizioni meteo non permettono di navigare la parte orientale dell’isola faremo quella occidentale con sosta al Campese prima del rientro a Porto Santo Stefano.